Con Ines dell’anima mia, Isabel Allende delinea un
personaggio femminile intenso, indelebile e realmente esistito, incarnazione
dell’ideale che l’autrice ha sempre cercato di evocare all’interno dei suoi
romanzi.
Spagna, prima metà del ‘500; Inés Suarez sposa,
contro la volontà dei genitori, il seduttore Juan de Malaga, che la abbandona
in breve tempo per cercare fortuna nel Nuovo Mondo. La reazione di Inés
all’evento dà fin dalle prime pagine, dimostrazione del suo carattere; la donna
combatte strenuamente per seguire suo marito e inizia a lavorare duramente per guadagnare
i soldi per pagarsi il costoso viaggio per l’America. Quando finalmente riesce
ad arrivare a destinazione, in Cile, dopo una traversata lunga e durissima, in
mezzo a marinai rozzi, cibo di pessima qualità e violente tempeste, scopre che
suo marito è morto, ma, ancora una volta, non si dà per vinta e costruisce la
sua nuova vita in quel territorio così straordinariamente selvaggio e pulsante.
Ricomincia a lavorare come sarta e, un giorno, incontra Pedro de Valdivia, con
il quale ha in comune la passione e la spregiudicatezza e il desiderio di
esplorare il nuovo. Insieme, si mettono alla guida di un gruppo di uomini folli
quanto loro e li conducono ad attraversare il deserto di Atacama, per strade
mai battute, in cerca di un luogo in cui edificare una nuova città. E così accade,
sorge Santiago e Pedro e Inés ne diventano governatori. Ma lo sfortunato destino
amoroso della giovane Inés non ha ancora giocato tutte le sue carte e Pedro
abbandona Inés, che dovrà, per la terza volta, ricorrere a tutta la sua forza
interiore per andare avanti a testa alta. Fino all’incontro con il terzo uomo
della sua vita..
Nonostante l’amore e la passione siano due colonne
portanti di questo romanzo, e di molti altri della scrittrice cilena, il
lettore non si troverà davanti a una storia stucchevole e scontata, bensì a un
quadro dipinto con colori intensi ed emozioni violente. La guerra tra popoli e
culture, la legge del più forte, l’astuzia e l’intelligenza sottile che
permettono di cavarsela in un contesto inospitale e sconosciuto; la curiosità
dell’esploratore e la forza di volontà. La Allende racconta un pezzo di storia,
ma soprattutto, con le sue parole plasma veri eroi, che si affidano e vanno
avanti, nonostante tutto.
M.S. Veronica Artioli Barozzi - Carretto dei libri
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