venerdì 28 novembre 2014

MS Veronica Artioli Barozzi consiglia “Ciò che inferno non è” di Alessandro D’Avenia


Ambientato a Palermo, Ciò che inferno non è racconta la storia di Federico, un diciassettenne alla ricerca di se stesso. In procinto di partire per una vacanza a Oxford, il giovane incontra un professore di religione, Padre Pino Puglisi, che lo invita a fare volontariato nel quartiere, prima della sua partenza. Federico accetta la sua proposta, senza rendersi conto che questo sarà soltanto il preludio a una nuova vita. All’interno di quei vicoli, il giovane si troverà ad avere a che fare con la dura legge di Cosa Nostra ma anche con ragazzi che guardano con fiducia al futuro e che sperano in un giorno migliore.

Ambientato in una lunga estate, il libro di Alessandro D’Avenia narra il percorso di crescita di un adolescente, la sua trasformazione. Un racconto sul quotidiano, sull’esperienza di tutti i giorni. Un romanzo che parla della nostra vita e dell’importanza di ritornare bambini per assaporare tutto quello che inferno non è.

MS Veronica Artioli Barozzi - Carretto dei Libri


giovedì 27 novembre 2014

M.S. Veronica Artioli Barozzi consiglia “Un giorno questo dolore ti sarà utile” di Cameron Peter



James Sveck è un ragazzo di diciotto anni, figlio di genitori separati che vive a New York. Terminata la scuola e fermamente deciso a non frequentare l’università per precise ragioni, James occupa le sue giornate all’interno della galleria d’arte della madre.  Incalzato dal desiderio dei genitori a diventare un ragazzo cool e realizzato, James inizia a cercare in rete una casa nel Midwest. Il desiderio che lo muove è la ricerca di un posto tranquillo e isolato dove coltivare in pace i suoi interessi e le attività preferite per il resto della vita, lontano dalla madre, gallerista con tre matrimoni alle spalle, e dal padre, Peter Pan incallito con il vizio della chirurgia. Come il giovane Holden, James è sospeso tra l’infanzia schifa e le cose da matti del mondo dei grandi, incapace di omologarsi alla massa.


Opera dello scrittore statunitense Peter Cameron, il romanzo è una descrizione in prima persona di James Sveck. Un racconto della sua vita e delle ragioni che l’hanno portato a diventare un disadattato, un personaggio non omologato con la massa. Affiancato molte volte al protagonista de Il Giovane Holden, James si descrive come un ragazzo che non ha alcuna affinità con i suoi coetanei facendo emergere alcuni complicati aspetti dell’animo umano.  Scritto seguendo uno stile lineare e asciutto, senza virtuosismi eccessivi, l’opera mette in risalto anche la complessità della mente umana con turbini di ragionamenti, desideri e speranze che, se espresse ad alta voce, rischiano di scapare e diventare ingestibili.  

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martedì 25 novembre 2014

M.S. Veronica Artioli Barozzi consiglia: Madame Bovary di Gustave Flaubert


Madame Bovary racconta la storia di una donna che va in sposa a un medico di campagna, uomo mite e mediocre. I due hanno caratteri e temperamenti completamente diversi; Emma Bovary è inquieta, sognatrice, adora il lusso e l’amore romantico, mentre il marito, Charles, la costringe a fare una vita monotona e solitaria e molto noiosa. Un giorno, grazie alle conoscenze del marito, Emma partecipa ad una serata a corte e balla con alcuni uomini appartenenti all’alta società. Da quel momento in poi, il suo sogno sarà quello di far parte di quel mondo e diventerà sempre più insofferente alla sua vita ordinaria. L’inquietudine di Emma colpisce Charles, che pensa sia meglio trasferirsi in un altro villaggio, che si rivela triste e monotono come il precedente. Qui, Emma viene corteggiata da Leon Dupuis, un giovane studente di giurisprudenza con il quale sembra avere in comune la visione della vita. Successivamente, Emma instaura una relazione con un ricco proprietario terriero e decide di fuggire con lui. L’uomo, però,  la abbandona perché non la ama veramente. Shocckata dalla vicenda, Emma si ammala gravemente e cerca conforto nella religione. Dopo un po’ di tempo, la donna incontra nuovamente Leon e i due iniziano una relazione continuativa e intensa. Per andare a fargli visita, Emma mente al marito dicendogli che va a lezione di pianoforte. Nel frattempo spende una grande quantità di denaro, facendo acquisti costosissimi, pagati dagli amanti, tanto che la gente del villaggio inizia a sospettare che ci sia qualcosa sotto… Da quel momento in poi, la vita dell’infelice donna precipita sempre più nel baratro della paura e della depressione. Il tragico finale, rappresenta la crisi degli ideali romantici. Flaubert vuole ammonire sulla perniciosità della vita borghese ed esaltare l’amore per il sogno e la vita, incarnato dal personaggio di Emma.


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lunedì 24 novembre 2014

MS Veronica Artioli Barozzi presenta: “La svastica sul sole” di Philip K. Dick


Quante volte ci siamo posti la famosa domanda “Come sarebbe andata se…”? Philip K. Dick prova a rispondere a una di queste domande nel suo racconto “La svastica sul sole”, un racconto ucronico in cui l’autore prova ad immaginare cosa sarebbe successo se nel corso del secondo grande conflitto mondiale la Germania di Hitler non fosse stata sconfitta. La guerra è terminata, tedeschi e giapponesi sono riusciti a sconfiggere gli alleati (il Presidente americano Roosvelt è stato assassinato nel 1933 da un cittadino di nazionalità italiana) diffondendo l’ideale nazista in tutto il globo. Anche l’America subisce questa influenza e nel post 1945 risulta divisa in 3 grandi regioni differenti: gli stati delle montagne rocciose, una sorta di intermezzo tra gli altri due, la costa orientale sotto il controllo dei tedeschi e la costa occidentale dominata dall’impero giapponese.
Nel racconto si stagliano le vicende di un gruppo di personaggi che si ritrovano costretti a vivere in prima persona questa difficile situazione: c’è un orafo di origine ebrea, Frank Frink, che decide di modificare il proprio cognome per non essere riconosciuto e salvarsi dalle continue persecuzioni naziste, la sua ex moglie Juliana che di mestiere fa l’insegnante di arti marziali, Childan, un vecchio antiquario al soldo dei giapponesi ma che ammira segretamente l’operato nazista, Nobosuke Tagomi, un funzionario giapponese e infine Baynes, un uomo d’affari di origine svedese. Le storie di questi cinque personaggi vengon ad intersecarsi quando inizieranno i vari complotti organizzati dalle potenze vincitrici e che avranno differenti ripercussioni. Ognuno dei personaggi di questa storia sarà colpito da una profonda rivelazione riguardante il mondo in cui vivono che metterà loro davanti quanto realmente sia mostruoso.



Maria Stella Veronica Artioli Barozzi – Carretto dei libri

venerdì 21 novembre 2014

M.S. Veronica Artioli Barozzi presenta: il Diario di Etty Hillesum

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Lucida testimone dell’orrore dell’Olocausto, che riesce, nonostante tutto, a non giudicare, mettendosi dunque dalla parte dell’odio, Etty Hillesum regala un diario – romanzo ricco di spunti di riflessione. A differenza di un’opera ad esso assimilabile, il diario di Anna Frank, che si concentra più sulla descrziione di tempi, luoghi ed emozioni di quei terribili momento tdi angoscia, il Diario di Etty è testimonianza interiore, in un percorso a metà strada tra misticismo, spiritualità e psicologia, presenza costante in tutto il libro. Dalle parole della giovane ebrea si evince il suo sentire nei confronti della tragedia che la circonda; non capisce il perché di tanta violenza e non è disposta ad abbassarsi al livello dei suoi carnefici “ Se uno delle SS dovesse prendermi a calci fino alla morte, alzerei gli occhi per guardarlo in viso e chiederei per puro interesse nei conronti dell’umanità: mio Dio, ragazzo, che cosa mai ti è capitato nella vita di tanto terrificante da spingerti a simili azioni?”.
Etty è un personaggio indimenticabile anche per il suo irriducibile ottimismo e la speranza, che la abbandona solo per pochi attimi. La ragazza cerca di vivere una vita il più normale possibile e continua a fare progetti e a coltivare sogni e sentimenti. Nel diario racconta la sua relazione con il chirologo Julius Spier, che rappresenta uno spiraglio di luce che le da, spesso, la forza di combattere. Etty lascia ai suoi lettori un commovente messaggio di speranza, ricordando che ogni cosa, nel mondo, è collegata all’altra, e non è quindi possibile perpetrare l’odio verso un essere che fa parte di quell’uno..

M.S. Veronica Artioli Barozzi - Carretto dei libri


mercoledì 19 novembre 2014

M.S. Veronica Artioli suggerisce “Ciulla, il grande malfattore” di Dario Fo e Pietro Sciotto




Nel 1884, tra scandali finanziari, abusi edilizi, corruzione politica e una crisi economica che impoverisce le masse, giunge a Roma Paolo Ciulla, un giovane catanese mosso dall’entusiasmo  per il disegno e l’architettura. Senza conseguire alcun successo nel settore, Ciulla qualche anno dopo sfrutta il suo genio per intraprendere l’attività di falsario. In una Sicilia sconvolta dalla repressione degli scioperi agrari e il movimento dei fasci siciliani, Ciulla pone le basi per l’inizio di quella che si può definire una grande carriera nella falsificazione, di banconote. Muovendosi costantemente tra laboratori, stamperie, banche e taverne, presto il protagonista si trasforma in un paladino per poveri e persone economicamente aggravate dalla crisi. Paolo Ciulla ormai anarchico, criminale e benefattore diventa anche il protagonista di uno dei più grandi processi mediatici del Paese, conquistando il riconoscimento pubblico di italianissimo genio.


Opera scritta in cooperazione tra il drammaturgo Dario Fo e lo scrittore Pietro Sciotto, “Ciulla, il grande malfattore” narra le avventure del famoso Paolo Ciulla, artista italiano noto prevalentemente come falsario, nato il 19 marzo 1867 a Caltagirone. Scritto con uno stile trascinante, il romanzo rimanda il lettore nell'Italia del Novecento, un periodo storico tra i più lunghi, iniziato nel 1861 e non ancora finito. 

Maria Stella Veronica Artioli Barozzi – Carretto dei libri

martedì 18 novembre 2014

MS Veronica Artioli Barozzi presenta: “Archeologia del presente” di Sebastiano Vassalli


Fourier, Marx, Lenin, Reich, Engels, Gramsci, Marx, Mao, Marcuse, Rousseau, Freud, Whitman, Foucault, Illich, De Bartolomeis, Jung, Don Milani: sono solo alcuni degli autori citati all’interno dell’opera.
Il romanzo vuole raccontare la generazione del ’68, dei giovani che credevano di poter rivoluzionare il mondo, dei pregi e delle contraddizioni che il movimento sessantottino si porta tutt’ora dietro, e lo fa raccontando la storia di una coppia, Leo e Michela Ferrari, profondamente convinti delle idee del tempo.
I due ragazzi si conoscono all’università nel corso di un’occupazione studentesca: entrambi riescono a trovare un lavoro come insegnanti all’interno di un istituto tecnico e decidono di sposarsi. Da ragazzi si ritrovano in un attimo adulti, mantenendo però gli stessi ideali di sempre; vivono in prima persona tutte le vicende della nuova sinistra italiana contraddistinta dalla comune, dall’antididattica, dall’antipsichiatria, dal femminismo, dal pacifismo, dall'ecologismo, dalle filosofie orientali, dalla difesa dei diritti umani, dalla medicina alternativa, dalla società multietnica, dall'animalismo, dalla lotta contro il nucleare e dalla pena di morte.
Leo e Michela sono realmente intenzionati a cambiare il mondo e combattono ogni giorno per quello in cui credono, non solamente a parole ma entrando loro stessi nelle battaglie e prendendo botte, calci e pugni: nel corso di queste lotte si accorgono però che non tutto è come loro credevano, non tutto è bianco o nero, ma vi sono diverse sfumature al loro interno. Le vittime risultano così non essere sempre innocenti come loro credevano, all’interno del loro partito a fianco degli idealisti come loro si nascondono numerosi arrivisti, approfittatori, furbi e opportunisti. La conclusione del libro lascerà con l’amaro in bocca e porterà anche a capire che siamo giunto poco a poco ad “un’epoca senza più passioni e senza grandi emozioni”.


Maria Stella Veronica Artioli Barozzi – Carretto dei libri

lunedì 17 novembre 2014

MS Veronica Artioli Barozzi consiglia “La verità dell’Alligatore” di Massimo Carlotto



Romanzo noir di Massimo Carlotto, La verità dell’Alligatore è il primo dedicato alla figura di questo investigatore borderline, ex detenuto che ha scontato una pena di 7 anni per un omicidio mai commesso. Amante del blues e del calvados, l’Alligatore vive a Padova e, durante uno dei suoi concerti, viene incaricato di ritrovare un detenuto in libertà provvisoria che sembra essere scomparso. L’uomo è accusato nuovamente di omicidio e tutti gli indizi potrebbero far pensare a un caso piuttosto semplice. In verità la realtà è ben diversa da quanto immaginato dall’investigatore, che si ritrova coinvolto in una trama complicata, nella quale si troverà costretto a mettere in gioco persino la sua vita.

Massimo Carlotto, inserendosi nella tradizione noir italiana e ispirandosi parzialmente al Duca Lamberti di Scerbanenco, con La verità dell’Alligatore realizza un romanzo teso, avvincente e pieno di colpi di scena. La storia è in parte autobiografica: lo stesso scrittore è rimasto in carcere per diversi anni, vittima di un errore giudiziario. La profondità dei personaggi, l’ambientazione nel Nord-Est e la complessità tematica rendono questa opera assolutamente imprescindibile per tutti gli amanti del giallo all’italiana. Carlotto è infatti uno dei pochissimi autori in grado di trovare poesia nelle pieghe più oscure della società e della realtà contemporanea.

MS Veronica Artioli Barozzi - Carretto dei Libri

venerdì 14 novembre 2014

M.S. Veronica Artioli Barozzi suggerisce la lettura di "Il Mercante di Venezia" di William Shakespeare

M.S. Veronica Artioli Barozzi - Carretto dei libri


Opera teatrale di William Shakespeare di grande attualità e potenza emotiva ambientata nella Venezia del XVI secolo, Il Mercante di Venezia, si rivolge allo spettatore con un ammonimento, pronunciato da uno dei personaggi principali:

“Io considero il mondo per quello che è: un palcoscenico dove ognuno deve recitare la sua parte.”

Bassanio si innamora, ricambiato, della bella ereditiera Porzia. Per poterla corteggiare chiede un prestito al suo migliore amico Antonio, un ricco mercante, il quale è costretto a rifiutare perché ha investito tutti suoi averi nella spedizione commerciale di tre navi. Si offre, comunque, come garante per chiedere un prestito all’usuraio ebreo Shylock, con il quale ha, tra l’altro un po’ di conti in sospeso. Shylock accetta di erogare il prestito a patto di ricevere una libbra della carne di Antonio qualora lui non riuscisse a restituire il prestito.

Ora che ha il denaro per conquistare la mano di Porzia, Bassanio si reca a Belmonte, dove abita la bella ereditiera, ma scopre che, per poterla sposare deve risolvere l’indovinello dei tre scrigni. L’uomo riesce a risolverlo, scegliendo il più modesto tra i tre scrigni che gli vengono proposti e sposa Porzia. Nel frattempo, la vita di Shylock, ebreo ortodosso, viene sconvolta dalla figlia, che fugge di casa per sposare un cristiano amico di Antonio e Bassanio, portando con sé 2000 ducati e l’anello della madre defunta. Nel frattempo, Antonio è preoccupato per le sue navi, che sono disperse in mare e gli rendono impossibile saldare il debito. Allo scadere dei tre mesi, Shylock porta Antonio davanti al Doge e alla Corte, chiedendo che si rispetti il patto della libbra di carne. Per salvare il suo amato, Porzia, come altri personaggi femminili shakespeariani, si traveste da uomo, precisamente da “avvocato Dottor Bellario” e cerca di risolvere la questione con la logica e l’astuzia. L’atto nel quale si svolge il processo è particolarmente affascinante: qui si manifesta il potere dell’ingegno umano davanti alle difficoltà, l’orgoglio, l’umiliazione, la speranza e la paura. Un crogiolo di emozioni e colpi di scena dai quali emerge tutta la potenza narrativa di Shakespeare. 

M.S. Veronica Artioli Barozzi - Carretto dei libri

giovedì 13 novembre 2014

MS Veronica Artioli Barozzi presenta: “Metà di un sole giallo” di Chimamanda Ngozi Adichie


Il romanzo racconta i mille volti dell’Africa, vissuti e descritti con minuzia di particolari dai diversi protagonisti dell’opera. Il racconto inizia con il giovane Ugwu, un ragazzo proveniente da uno dei numerosi villaggi africani, il quale inizia a lavorare come servo nella casa di uno strambo professore di matematica: qui scoprirà per la prima volta cosa significhi avere nella propria casa un lavandino con acqua corrente, che le notizie non vengono trasmesse solamente oralmente ma anche tramite l’utilizzo di apparecchi speciali (i radiogrammofoni) e capirà che il mondo è molto più vasto rispetto ai confini del suo villaggio di provenienza. Qui si incrociano numerose storie di personaggi diversi, le quali saranno però tutte sconvolte da un tragico avvenimento storico che segnerà le loro vite per sempre: siamo infatti a cavallo del 1967 quando la Repubblica del Biafra decide di proclamare la propria indipendenza dalla Nigeria, provocando una delle più terribili guerre civili mai avvenute. Ogni personaggio vivrà a proprio modo l’intera vicenda, dalla quale potrà apprendere importanti lezioni di vita e da cui sarà costretto ad ingegnarsi per sopravvivere. Ognuno dei differenti mondi sarà travolto dalle vicende costringendo a rivalutare i concetti di felicità, dolore, generosità, crudeltà, amore e gelosia.


Maria Stella Veronica Artioli Barozzi – Carretto dei libri

mercoledì 12 novembre 2014

M.S. Veronica Artioli Barozzi consiglia la lettura di “Limonov” scritto da Emmanuel Carrère



Limonov, il protagonista del romanzo non è un personaggio nato dalla mente dello scrittore, ma è una persona reale, che esiste veramente. Da teppista in Ucraina, idolo dell’underground sovietico e clochard, passando per il ruolo di domestico per un facoltoso uomo di Manhattan e scrittore di moda a Parigi, ora il protagonista ricopre il ruolo di vecchio capo carismatico di un piccolo partito di desperados nella confusionaria epoca post-comunista. Limonov si vede e descrive come un eroe, ma per molti aspetti si può considerare anche una carogna. Il romanzo è un racconto della particolare ed entusiasmate vita di Eduard Limonov, un personaggio capace di trasmettere sensazioni e sentimenti contrastanti senza mai cadere nella mediocrità. Sia ubriaco lungo i marciapiedi di New York in seguito all’ennesimo divorzio, nei particolari e grotteschi salotti parigini o arruolato nelle milizie filoserbe, Limonov vive tutte le esperienze fino in fondo senza mai rinunciare.

Scritto dallo sceneggiatore e scrittore Emmanuel Carrère, l’opera racconta l’incredibile e spericolata vita di Eduard Limonov. La biografia del protagonista offre anche la possibilità di entrare in contatto con la situazione del popolo russo nel periodo successivo alla seconda guerra mondiale.  Un libero che non ti aspetti, capace di trasportarti nella vita del protagonista, creando nel lettore sentimenti diversi e contrastanti come odio, compassione, amore e affinità. 

Maria Stella Veronica Artioli Barozzi – Carretto dei libri

martedì 11 novembre 2014

MS Veronica Artioli Barozzi presenta: “Pastorale Americana” di Philip Roth


Pastorale Americana è un romanzo del 1997 composto dallo scrittore statunitense Philip Roth, il quale l’anno successivo è stato premiato con il premio Pulitzer per la narrativa. Il racconto è ambientato nel corso del qurantacinquesimo ritrovo annuale degli allievi di un istituto superiore americano in cui uno dei personaggi, Nathan Zuckerman (considerato un alter ego dell’autore in diversi suoi romanzi), incontra ed inizia a parlare con l’amico Jerry Levov. Jerry racconta a Nathan le vicissitudini che hanno colpito il fratello Seymour, da sempre idolatrato da tutti gli ex compagni grazie al suo successo in tre differenti sport. Nathan inizia così a costruirsi una vera e propria biografia del ragazzo, basandosi unicamente su alcuni incontri avuti con lui, alcuni ritagli di giornale e le poche notizie rivelategli dall’amico in precedenza.
Seymour Levov viene soprannominato “Lo svedese” a causa della capigliatura bionda e del fisico tipicamente nordico, è un ragazzo molto popolare anche grazie alla sua bravura nei principali sport americani (baseball, basket e football). Il padre è il titolare di una ben avviata fabbrica di guanti, la Newark Maid. In seguito la vita del ragazzo sembra andare sempre meglio: assume la gestione della fabbrica del padre, sposa la ragazza più bella del paese nonché miss New Jersey e vive in una splendida casa immersa nella natura. L’unico problema, se così si può definire, è rappresentato dalla sua unica figlia, Merry, la quale ha un piccolo problema nel parlare che la porta a balbettare. Il tempo passa, arrivano i duri anni della guerra in Vietnam e dei disordini razziali che devastano la città in cui Seymour vive con la famiglia e la figlia, ormai diventata grande, si unisce ad un movimento di estrema sinistra. Insieme a loro si renderà complice di un attentato ad un ufficio postale in cui un uomo perderà la vita: inizia da qui la lunga fuga della ragazza e il mondo del padre investirà i successivi anni tentando di ripristinare la propria famiglia. Tutti i suoi sforzi saranno vanificati nello stesso periodo in cui lo scandalo Watergate scuote disastrosamente gli Stati Uniti interi.


Maria Stella Veronica Artioli Barozzi – Carretto dei libri

venerdì 7 novembre 2014

MS Veronica Artioli Barozzi presenta: “Lolita” di Vladimir Vladimirovič Nabokov


Il romanzo risale al 1955 e, appena uscito, suscitò subito un grandissimo scandalo per i temi trattati al suo interno: si parla infatti di un rapporto pedofilo tra un professore di mezza età e una studentessa dodicenne (di cui il professore è patrigno) chiamata Lolita nei momenti più intimi. Per questi motivi l’opera non fu pubblicata in russo, ma venne pubblicato in inglese nella città di Parigi e tradotto solamente 10 anni dopo.
Il professor Humbert Humbert è il narratore principale del racconto: l’uomo, reduce da un tentativo di matrimonio fallito e da un esaurimento nervoso, si trasferisce in New England e affitta una piccola stanza per dedicarsi alla scrittura. La stanza è situata all’interno della casa di una vedova, Charlotte, la quale vive in compagnia della figlia dodicenne, Dolores (ma soprannominata Lola). Humbert, nonostante la differenza d’età, si infatua immediatamente della ragazza. Nel frattempo la madre si innamora del professore, il quale acconsente a sposarla con l’unico scopo di poter stare vicino alla ragazza di cui si è innamorato. Charlotte scopre le intenzioni dell’uomo e, ancora sconvolta, fugge in strada e rimane uccisa da una macchina di passaggio. L’uomo inizia così a viaggiare lungo tutti gli Stati Uniti e, per circa un anno, prosegue in questo modo, pagando la ragazza per ottenere favori sessuali e minacciandola in caso contrario.
Dopo un lungo periodo la ragazza si ammala gravemente e, nel corso del ricovero in ospedale, riesce a sfuggire dalla persecuzione dell’uomo e, dopo altre peripezie, incontra finalmente un uomo che decide di sposarla e che non è a conoscenza del suo burrascoso passato: il professore finirà in galera e in attesa del processo scrive un libro di memorie intitolato “Lolita o le confessioni di un maschio bianco vedovo”.


Maria Stella Veronica Artioli Barozzi – Carretto dei libri

giovedì 6 novembre 2014

M.S. Veronica Artioli Barozzi consiglia "Undici minuti" di Paulo Coelho

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Con “Undici Minuti” Paulo Coelho racconta un personaggio “scomodo”, una bellissima ragazza brasiliana giunta in Svizzera per fare la ballerina, che si trova costretta, invece, a dover fare “l’intrattenitrice” dei clienti del locale in cui lavora. Quella di Maria è una storia che accomuna tante donne, ma Coelho riesce a renderla unica e a trasmetterne il lato emotivo e poetico. Nel corso del romanzo il lettore percorrerà le tappe dell’educazione erotica e sentimentale della protagonista, che affronta le sue vicissitudini con filosofia, come se stesse partecipando ad una grande avventura. A un certo punto dovrà però guardarsi dentro, esplorando emozioni profonde e sconosciute, spesso spaventose perché troppo intense o malvagie, e per questo soffocate nell’inconscio.

Il titolo del romanzo si riferisce agli “undici minuti” che la giovane prostituta dedica a ogni cliente; una sequenza meccanica che suggerisce al lettore la prospettiva di Maria: per lei questo non è altro che lavoro e gioco. L’apice della storia viene raggiunto quando inizia a desiderare ciò che ha in fondo sempre cercato in ogni uomo, l’intensità e l’appagamento che non derivano dai sensi, ma da qualcosa di più. E, in un costante gioco di rimandi tra dentro e fuori - agevolato anche dalle riflessioni di Maria, raccolte in un diario - tra erotismo e sentimento, tra maschere e sincerità, la donna troverà la sua realizzazione nell’unione tra il suo corpo e la sua anima.

                                           M.S. Veronica Artioli Barozzi - Carretto dei libri                                                    

martedì 4 novembre 2014

MS Veronica Artioli Barozzi consiglia “Stagioni diverse” di Stephen King


Pubblicata nel 1982, Stagioni diverse è una raccolta di quattro novelle che si discostano parzialmente dalle tematiche adottate solitamente da Stephen King. Rita Hayworth e la redenzione di Shawshank narra la storia di Andy Dufresne, un banchiere che viene rinchiuso in carcere perché accusato dell’omicidio della moglie e dell’amante. Viene raccontata la sua detenzione, l’amicizia con Andy, il suo amore per i libri e infine l’evasione alla ricerca di una nuova vita. Un ragazzo sveglio è invece una novella che descrive il rapporto pericoloso che intercorre tra un tredicenne e un vecchio gerarca nazista. Il corpo si muove all’interno degli stilemi del racconto di formazione, narrando il viaggio (non soltanto fisico ma anche interiore) di un gruppo di ragazzini perdenti che partono alla ricerca del cadavere di un loro coetaneo. Il metodo di respirazione, la novella più affine allo stile di King, si apre invece in uno strano club dove i frequentatori si raccontano storie ai confini della realtà.

Definito da molti critici il suo migliore libro, Stagioni diverse si caratterizza per lo stile asciutto e per la qualità della prosa. Al tempo della sua uscita, nel 1982, questa raccolta di novelle rappresentò un esperimento, una scommessa: trattare temi non legati alle sue opere precedenti e svincolarsi dal filone horror che lo aveva contraddistinto. Una scommessa vinta: eccezion fatta per l’ultimo racconto, forse un po’ più debole, le novelle sono notevoli e vanno a completare un ideale riquadro delle quattro stagioni. Un libro consigliatissimo dal quale sono stati tratti tre film: Le ali della libertà, L’allievo e Stand By Me - Ricordo di un’estate.

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lunedì 3 novembre 2014

M.S. Veronica Artioli consiglia “Il meccanico Landru” di Andrea Vitali




A Bellano, un piccolo paese sul lago di Lecco, durante un freddo pomeriggio d’inizio gennaio del 1930, scendono alla stazione dei treni sei uomini malvestiti e con la barba lunga. E’ la squadra di meccanici che dovrà occuparsi del montaggio dei nuovi telai elettrici, richiesti dal cotonificio per ovviare a un momento di crisi economica con l’obiettivo di innalzare la produzione e diminuire il numero di addetti.  Non è solo questo l’unico turbamento che questi sei uomini portano nella quieta e piccola cittadina. Coinvolti subito in una memorabile rissa, gli operari turbano anche l’evento organizzato in onore delle nozze del principe Umberto e Maria Josè. Nel gruppetto d’irrequieti operai c’è Landru, un ragazzo dal nome bizzarro e dall’aria affascinate. A Bellano saranno in molti per diverse ragioni a sperare in un aiuto da parte del giovane e misterioso operaio per realizzare i loro desideri.

Opera dello scrittore italiano Andrea Vitali, “Il meccanico Landru” racconta le piccole e grandi vicissitudini della comunità di Bellano in un contesto storico caratterizzato dall’ascesa fascista e dalla Grande Depressione economica. Attraverso i “tipi” quali Il politico, il dirigente, il prete, la segretaria, il pubblico ufficiale, il capostazione e i meccanici, l’autore descrive la nostra vita sempre uguale e diversa, tra intrecci coinvolgenti e articolati. 

Maria Stella Veronica Artioli Barozzi – Carretto dei libri