mercoledì 17 settembre 2014

MS Veronica Artioli Barozzi consiglia “Maus” di Art Spiegelman


Maus è un’opera che tratta il tema della persecuzione ebraica avvenuta nel corso della Seconda Guerra Mondiale, ma lo fa in un modo nuovo raccontando le vicende sotto forma di fumetto. La storia è quella di Vladek Spiegelman, un ebreo sopravvissuto alla politica condotta da Hitler, e del figlio Art, un disegnatore di fumetti in cerca di un rapporto con il padre. La storia è divisa in due parti: nella prima viene raccontata la situazione di Vladek nella Germania bellica mentre nella seconda il tema principale è quello del rapporto padre figlio. Il racconto parte da una storia d’amore, quella del padre per la giovane Anja, una ragazza ebrea che incontra in Polonia nel corso di una visita alla famiglia: nel frattempo però ha inizio la guerra e Vladek viene mandato a combattere al fronte e, dopo una lunga serie di fughe, viene catturato e rinchiuso nel tristemente celebre campo di Auschwitz. Nella seconda parte lo sfondo è sempre quello del conflitto bellico ma la parte dominante riguarda il difficile rapporto tra il padre, segnato dagli orrori trascorsi, e il figlio cresciuto nella tranquilla e spensierata New York degli anni ’60.

Il fumetto riesce a rendere perfettamente la tragicità e la sofferenza di quel periodo anche grazie alle numerose personificazioni utilizzate: infatti lungo tutta la narrazione gli ebrei sono rappresentati come topi, i nazisti come gatti, i polacchi come maiali e gli americani come cani. Sebbene la forma utilizzata per raccontare la tragedia possa sembrare restrittiva e superficiale, l’opera è in grado di far giungere al lettore i diversi messaggi presenti coinvolgendolo sino alla fine.

Maria Stella Veronica Artioli Barozzi – Carretto dei Libri

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