Gianrico Carofiglio entra nel mondo della narrativa nel
2002, dopo un importante percorso nel ruolo di pubblico ministero,
specializzato in indagini di criminalità organizzata. La produzione letteraria,
ricca di lavori caratterizzati da una riconosciuta qualità, porta il
neo-scrittore ad aggiudicarsi diversi riconoscimenti come il Premio Bancarella
e il prestigioso Premio Strega.
Una delle ultime opere pubblicate è “Il bordo vertiginoso
delle cose”. Un romanzo ambientato secondo i canonici aspetti che contraddistinguono
Carofiglio. Anche in questo libro il protagonista è un uomo di nome Enrico,
originario della città di Bari. La storia si articola con costanti rimandi alla
vita passata, l’infanzia e tutti quei momenti definibili come indimenticabili e
singolari. I temi affrontati rispecchiano quelli già incontrati in altre opere
di precedente pubblicazione con un rimando in particolare alla solitudine in un
contesto maturo e ponderato. Gli aspetti verso cui porta il lettore a
riflettere sono principalmente quesiti inerenti alla natura della vita e a
quanto sia possibile mettersi in gioco senza dare mai nulla per scontato.
Il libro può essere considerato un invito a fare il punto
della situazione sulla vita, tenendo in considerazione la possibilità di futuri
cambiamenti.
Maria Stella Veronica Artioli Barozzi - Carretto dei libri