mercoledì 29 ottobre 2014

M.S. Veronica Artioli Barozzi consiglia "La via di mezzo della conoscenza" di J.Varela, E.Thompson e E.Rosch

M.S. Veronica Artioli Barozzi - Carretto dei libri




La via di mezzo della conoscenza è un’opera scritta da tre ricercatori di differenti discipline, che hanno il comune obiettivo di comprendere il funzionamento e l’essenza della mente.
Questo testo può essere letto da molteplici punti di vista e risulterà sempre affascinante rivoluzionario. 

Partendo da una solida base teorica, ovvero soffermandosi sugli studi più recenti sulla mente, in particolar modo quelli cognitivi, e mettendo in luce l’incompletezza dei risultati ottenuti, gli autori cercano di sbrogliare la matassa nella quale si sono incastrati decine di studiosi appartenenti alle più disparate discipline. I tre ricercatori riescono a superare l’empasse con una soluzione che denota una grande umiltà e un vero amore per la ricerca: unendo le loro conoscenze e le loro forze. Varela, osservando il problema dalla sua prospettiva biologica, Rosch da quella psicologica, e Thompson da quelle filosofica. Operando un innovativo confronto degli studi “scientifici” occidentali con alcune teorie orientali, i tre studiosi riescono a far emergere una nuova concezione della mente, che va oltre la tradizionale visione di “computer” e “macchina”. Cercano dunque di svelare la vera essenza della mente, strumento che attesta la capacità senziente dell’essere umano, e che lo differenzia dagli animali. La mente indagata dai tre autori, come suggerisce il titolo originale dell’opera “The Embodied Mind. Cognitive Science and Human Experience”, è strettamente legata al corpo, il quale gioca un ruolo imprescindibile nella conoscenza del mondo.



M.S. Veronica Artioli Barozzi - Carretto dei libri

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