giovedì 7 agosto 2014

MS VERONICA ARTIOLI BAROZZI CONSIGLIA "LE QUARANTA PORTE" DI ELIF SHAFAK


“Una vita senza amore è una vita senza importanza. Non chiederti di quale tipo di amore andare in cerca, spirituale o materiale, divino o mondano, orientale o occidentale… le divisioni portano solo ad altre divisioni.”

L’intreccio di questa storia si sviluppa tra due realtà diverse e parallele, lontane nel tempo e nello spazio, ma unite da un unico sottofondo, l’amore per il Tutto che anima uno dei personaggi di quest’opera, il poeta Rumi, ispirato dal suo amico Shams. È proprio l’ardore appassionato dei suoi scritti, velati dalla lieve malinconia per la frustrazione di non raggiungere mai la meta, a guidare una narrazione lunga e intensa. Elif Shafak sovrappone Oriente e Occidente; come spiega in una sua affascinante metafora, possono convivere l’uno accanto all’altro, ma senza mescolarsi mai, come l’acqua e l’olio. Nella vita ordinata, tranquilla e arida di Ella, casalinga del Massachussets che ha soffocato la passione per la vita, cambia improvvisamente qualcosa. Da un evento apparentemente insignificante, la recensione del libro di un autore straniero, effettuata durante il suo nuovo lavoro, Ella ritroverà la voglia di cercare, scoprire, ed esplorare, che accenderà in lei l’ardore per l’autore del libro e per un Dio molto spirituale e molto poco religioso.
In un ipotetico momento parallelo, appartenente a una concezione del tempo che affianca gli eventi per la loro affinità emotiva, il poeta Rumi e il mistico derviscio Sham vivranno la loro storia d’amore, culminata con le Quaranta Regole dell’Amore, uno scritto appassionato che descrive l’indescrivibile: l’amore. Il lettore di Le Quaranta Porte dovrà guardare al di là della trama della storia, semplice e prevedibile, respirando l’atmosfera della Turchia tanto amata da Elif Shafak; la scrittrice non perde occasione per adularla, mettendo in risalto la sua bellezza multiforme e caotica, la sua ospitalità che accoglie visitatori da ogni dove e li avvolge nel mistero della sua essenza. Il lettore dovrà leggere con gli occhi e con l’anima, sentendo, nel profondo, quello stesso senso di unione con il divino, inteso come un Unicum mutevole e dinamico, in continua trasformazione, perennemente infiammato, che racconta Rumi e che si riflette nello sguardo innamorato di ogni essere.  
” L'amore è l'acqua della vita. E un amante è un'anima di fuoco”

MS Veronica Artioli Barozzi - Carretto dei libri

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