lunedì 4 agosto 2014

La recensione di Maria Stella Veronica Artioli Barozzi al Premio Strega 2014, “Il desiderio di essere come tutti” Francesco Piccolo



Nel giugno 1974, mentre ai mondiali di calcio la Germania dell’Est segna il goal decisivo contro la Germania dell’Ovest, Francesco, ragazzo di soli dieci anni interiormente esulta, comprendendo di fare il tifo per i più poveri, gli emarginati e le minoranze. Mosso da questi nuovi ideali caratteristici del movimento comunista, il protagonista intraprende il proprio percorso di crescita personale e la propria esistenza in relazione con importanti avvenimenti storici che hanno caratterizzato l’Italia dagli anni settanta a oggi.  Troppo comunista per il padre borghese, e di riflesso, toppo borghese per il movimento studentesco, prende piede nel ragazzo il forte desiderio di essere come tutti. Incapace di schierarsi completamente, Francesco sente l’esigenza di essere come tutte quelle persone accorse in Piazza San Giovanni per rendere omaggio al feretro del segretario del Pci, Enrico Berlinguer, mantenendo nello stesso tempo un’innata propensione alla superficialità.

L’opera, nel concreto, è una vera e propria biografia personale e collettiva di un’intera generazione di persone cresciute in un contesto temporale caratterizzato da una popolare percezione pessimistica in cui si vuole esclusivamente rivendicare il diritto a essere felice come tutti.  Attraverso questo romanzo singolare e non convenzionale, Francesco Piccolo racconta la storia degli ultimi cinquant’anni di storia italiana e il pensiero di chi ne ha fatto parte. 

Maria Stella Veronica Artioli Barozzi - Carretto dei libri

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