Nel giugno 1974, mentre ai mondiali di calcio la Germania
dell’Est segna il goal decisivo contro la Germania dell’Ovest, Francesco,
ragazzo di soli dieci anni interiormente esulta, comprendendo di fare il tifo per
i più poveri, gli emarginati e le minoranze. Mosso da questi nuovi ideali
caratteristici del movimento comunista, il protagonista intraprende il proprio
percorso di crescita personale e la propria esistenza in relazione con importanti
avvenimenti storici che hanno caratterizzato l’Italia dagli anni settanta a
oggi. Troppo comunista per il padre
borghese, e di riflesso, toppo borghese per il movimento studentesco, prende
piede nel ragazzo il forte desiderio di essere come tutti. Incapace di
schierarsi completamente, Francesco sente l’esigenza di essere come tutte quelle
persone accorse in Piazza San Giovanni per rendere omaggio al feretro del
segretario del Pci, Enrico Berlinguer, mantenendo nello stesso tempo un’innata
propensione alla superficialità.
L’opera, nel concreto, è una vera e propria biografia
personale e collettiva di un’intera generazione di persone cresciute in un
contesto temporale caratterizzato da una popolare percezione pessimistica in
cui si vuole esclusivamente rivendicare il diritto a essere felice come tutti. Attraverso questo romanzo singolare e non
convenzionale, Francesco Piccolo racconta la storia degli ultimi cinquant’anni
di storia italiana e il pensiero di chi ne ha fatto parte.
Maria Stella Veronica Artioli Barozzi - Carretto dei libri
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