martedì 12 agosto 2014

MS VERONICA ARTIOLI BAROZZI CONSIGLIA “L’ALIENO E IL PIPISTRELLO” DI GIANNI CANOVA


In che cosa consiste la crisi di forma del cinema contemporaneo? Gianni Canova, noto critico cinematografico e docente all’Università IULM di Milano, affronta questo argomento nel suo libro, L’alieno e il pipistrello, una summa per tutti gli appassionati e gli studiosi della settima arte. Passando in rassegna alcuni dei capolavori del filone postmoderno e soffermandosi in particolar modo su Alien e Batman, Canova elenca le caratteristiche di questo “movimento”, nato dalla crisi del cinema moderno e dalla vena delle nuove generazioni, pronte a riscrivere alcuni degli aspetti che avevano contraddistinto i film precedenti. Il postmoderno nasce dal rifiuto di canoni prestabiliti, dalla ricerca della sperimentazione e dal pastiche, non soltanto di generi ma addirittura di forme artistiche. I film postmoderni pongono al centro della narrazione mondi immaginari, fantastici, irreali, da scandagliare con lo sguardo. È proprio questo il concetto alla base del libro di Canova, ovvero la centralità del punto di vista di chi guarda (non a caso una delle scene più citate è proprio l’inquadratura di un occhio in Blade Runner). Il cinema postmoderno è caratterizzato dalle oggettive dense o raddoppiate, dalle soggettive vuote, dallo spezzettamento della realtà, tutte modalità che hanno lo scopo di immergere lo spettatore nello spettacolo filmico, di farlo sentire parte della storia. I registi che aderiscono a questo stile hanno il coraggio di sovvertire le regole della tradizione: la diegesi diventa frammentaria, con continui salti in avanti e indietro nel tempo della narrazione, il concetto di genere si esaurisce e nascono opere più stratificate, che fondono correnti diverse. Quello postmoderno è un cinema digitale, dell’immersione, che esplora il corpo in quanto tale. Alien e Batman sono la rappresentazione più “popolare” di questa nuova corrente, che Canova descrive in maniera estremamente precisa nel suo libro, forse il miglior testo mai scritto sul tema (insieme a Il cinema postmoderno di Laurent Jullier).

MS Veronica Artioli Barozzi - Carretto dei libri

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