venerdì 21 novembre 2014

M.S. Veronica Artioli Barozzi presenta: il Diario di Etty Hillesum

M.S. Veronica Artioli Barozzi - Carretto dei libri

Lucida testimone dell’orrore dell’Olocausto, che riesce, nonostante tutto, a non giudicare, mettendosi dunque dalla parte dell’odio, Etty Hillesum regala un diario – romanzo ricco di spunti di riflessione. A differenza di un’opera ad esso assimilabile, il diario di Anna Frank, che si concentra più sulla descrziione di tempi, luoghi ed emozioni di quei terribili momento tdi angoscia, il Diario di Etty è testimonianza interiore, in un percorso a metà strada tra misticismo, spiritualità e psicologia, presenza costante in tutto il libro. Dalle parole della giovane ebrea si evince il suo sentire nei confronti della tragedia che la circonda; non capisce il perché di tanta violenza e non è disposta ad abbassarsi al livello dei suoi carnefici “ Se uno delle SS dovesse prendermi a calci fino alla morte, alzerei gli occhi per guardarlo in viso e chiederei per puro interesse nei conronti dell’umanità: mio Dio, ragazzo, che cosa mai ti è capitato nella vita di tanto terrificante da spingerti a simili azioni?”.
Etty è un personaggio indimenticabile anche per il suo irriducibile ottimismo e la speranza, che la abbandona solo per pochi attimi. La ragazza cerca di vivere una vita il più normale possibile e continua a fare progetti e a coltivare sogni e sentimenti. Nel diario racconta la sua relazione con il chirologo Julius Spier, che rappresenta uno spiraglio di luce che le da, spesso, la forza di combattere. Etty lascia ai suoi lettori un commovente messaggio di speranza, ricordando che ogni cosa, nel mondo, è collegata all’altra, e non è quindi possibile perpetrare l’odio verso un essere che fa parte di quell’uno..

M.S. Veronica Artioli Barozzi - Carretto dei libri


mercoledì 19 novembre 2014

M.S. Veronica Artioli suggerisce “Ciulla, il grande malfattore” di Dario Fo e Pietro Sciotto




Nel 1884, tra scandali finanziari, abusi edilizi, corruzione politica e una crisi economica che impoverisce le masse, giunge a Roma Paolo Ciulla, un giovane catanese mosso dall’entusiasmo  per il disegno e l’architettura. Senza conseguire alcun successo nel settore, Ciulla qualche anno dopo sfrutta il suo genio per intraprendere l’attività di falsario. In una Sicilia sconvolta dalla repressione degli scioperi agrari e il movimento dei fasci siciliani, Ciulla pone le basi per l’inizio di quella che si può definire una grande carriera nella falsificazione, di banconote. Muovendosi costantemente tra laboratori, stamperie, banche e taverne, presto il protagonista si trasforma in un paladino per poveri e persone economicamente aggravate dalla crisi. Paolo Ciulla ormai anarchico, criminale e benefattore diventa anche il protagonista di uno dei più grandi processi mediatici del Paese, conquistando il riconoscimento pubblico di italianissimo genio.


Opera scritta in cooperazione tra il drammaturgo Dario Fo e lo scrittore Pietro Sciotto, “Ciulla, il grande malfattore” narra le avventure del famoso Paolo Ciulla, artista italiano noto prevalentemente come falsario, nato il 19 marzo 1867 a Caltagirone. Scritto con uno stile trascinante, il romanzo rimanda il lettore nell'Italia del Novecento, un periodo storico tra i più lunghi, iniziato nel 1861 e non ancora finito. 

Maria Stella Veronica Artioli Barozzi – Carretto dei libri

martedì 18 novembre 2014

MS Veronica Artioli Barozzi presenta: “Archeologia del presente” di Sebastiano Vassalli


Fourier, Marx, Lenin, Reich, Engels, Gramsci, Marx, Mao, Marcuse, Rousseau, Freud, Whitman, Foucault, Illich, De Bartolomeis, Jung, Don Milani: sono solo alcuni degli autori citati all’interno dell’opera.
Il romanzo vuole raccontare la generazione del ’68, dei giovani che credevano di poter rivoluzionare il mondo, dei pregi e delle contraddizioni che il movimento sessantottino si porta tutt’ora dietro, e lo fa raccontando la storia di una coppia, Leo e Michela Ferrari, profondamente convinti delle idee del tempo.
I due ragazzi si conoscono all’università nel corso di un’occupazione studentesca: entrambi riescono a trovare un lavoro come insegnanti all’interno di un istituto tecnico e decidono di sposarsi. Da ragazzi si ritrovano in un attimo adulti, mantenendo però gli stessi ideali di sempre; vivono in prima persona tutte le vicende della nuova sinistra italiana contraddistinta dalla comune, dall’antididattica, dall’antipsichiatria, dal femminismo, dal pacifismo, dall'ecologismo, dalle filosofie orientali, dalla difesa dei diritti umani, dalla medicina alternativa, dalla società multietnica, dall'animalismo, dalla lotta contro il nucleare e dalla pena di morte.
Leo e Michela sono realmente intenzionati a cambiare il mondo e combattono ogni giorno per quello in cui credono, non solamente a parole ma entrando loro stessi nelle battaglie e prendendo botte, calci e pugni: nel corso di queste lotte si accorgono però che non tutto è come loro credevano, non tutto è bianco o nero, ma vi sono diverse sfumature al loro interno. Le vittime risultano così non essere sempre innocenti come loro credevano, all’interno del loro partito a fianco degli idealisti come loro si nascondono numerosi arrivisti, approfittatori, furbi e opportunisti. La conclusione del libro lascerà con l’amaro in bocca e porterà anche a capire che siamo giunto poco a poco ad “un’epoca senza più passioni e senza grandi emozioni”.


Maria Stella Veronica Artioli Barozzi – Carretto dei libri

lunedì 17 novembre 2014

MS Veronica Artioli Barozzi consiglia “La verità dell’Alligatore” di Massimo Carlotto



Romanzo noir di Massimo Carlotto, La verità dell’Alligatore è il primo dedicato alla figura di questo investigatore borderline, ex detenuto che ha scontato una pena di 7 anni per un omicidio mai commesso. Amante del blues e del calvados, l’Alligatore vive a Padova e, durante uno dei suoi concerti, viene incaricato di ritrovare un detenuto in libertà provvisoria che sembra essere scomparso. L’uomo è accusato nuovamente di omicidio e tutti gli indizi potrebbero far pensare a un caso piuttosto semplice. In verità la realtà è ben diversa da quanto immaginato dall’investigatore, che si ritrova coinvolto in una trama complicata, nella quale si troverà costretto a mettere in gioco persino la sua vita.

Massimo Carlotto, inserendosi nella tradizione noir italiana e ispirandosi parzialmente al Duca Lamberti di Scerbanenco, con La verità dell’Alligatore realizza un romanzo teso, avvincente e pieno di colpi di scena. La storia è in parte autobiografica: lo stesso scrittore è rimasto in carcere per diversi anni, vittima di un errore giudiziario. La profondità dei personaggi, l’ambientazione nel Nord-Est e la complessità tematica rendono questa opera assolutamente imprescindibile per tutti gli amanti del giallo all’italiana. Carlotto è infatti uno dei pochissimi autori in grado di trovare poesia nelle pieghe più oscure della società e della realtà contemporanea.

MS Veronica Artioli Barozzi - Carretto dei Libri

venerdì 14 novembre 2014

M.S. Veronica Artioli Barozzi suggerisce la lettura di "Il Mercante di Venezia" di William Shakespeare

M.S. Veronica Artioli Barozzi - Carretto dei libri


Opera teatrale di William Shakespeare di grande attualità e potenza emotiva ambientata nella Venezia del XVI secolo, Il Mercante di Venezia, si rivolge allo spettatore con un ammonimento, pronunciato da uno dei personaggi principali:

“Io considero il mondo per quello che è: un palcoscenico dove ognuno deve recitare la sua parte.”

Bassanio si innamora, ricambiato, della bella ereditiera Porzia. Per poterla corteggiare chiede un prestito al suo migliore amico Antonio, un ricco mercante, il quale è costretto a rifiutare perché ha investito tutti suoi averi nella spedizione commerciale di tre navi. Si offre, comunque, come garante per chiedere un prestito all’usuraio ebreo Shylock, con il quale ha, tra l’altro un po’ di conti in sospeso. Shylock accetta di erogare il prestito a patto di ricevere una libbra della carne di Antonio qualora lui non riuscisse a restituire il prestito.

Ora che ha il denaro per conquistare la mano di Porzia, Bassanio si reca a Belmonte, dove abita la bella ereditiera, ma scopre che, per poterla sposare deve risolvere l’indovinello dei tre scrigni. L’uomo riesce a risolverlo, scegliendo il più modesto tra i tre scrigni che gli vengono proposti e sposa Porzia. Nel frattempo, la vita di Shylock, ebreo ortodosso, viene sconvolta dalla figlia, che fugge di casa per sposare un cristiano amico di Antonio e Bassanio, portando con sé 2000 ducati e l’anello della madre defunta. Nel frattempo, Antonio è preoccupato per le sue navi, che sono disperse in mare e gli rendono impossibile saldare il debito. Allo scadere dei tre mesi, Shylock porta Antonio davanti al Doge e alla Corte, chiedendo che si rispetti il patto della libbra di carne. Per salvare il suo amato, Porzia, come altri personaggi femminili shakespeariani, si traveste da uomo, precisamente da “avvocato Dottor Bellario” e cerca di risolvere la questione con la logica e l’astuzia. L’atto nel quale si svolge il processo è particolarmente affascinante: qui si manifesta il potere dell’ingegno umano davanti alle difficoltà, l’orgoglio, l’umiliazione, la speranza e la paura. Un crogiolo di emozioni e colpi di scena dai quali emerge tutta la potenza narrativa di Shakespeare. 

M.S. Veronica Artioli Barozzi - Carretto dei libri

giovedì 13 novembre 2014

MS Veronica Artioli Barozzi presenta: “Metà di un sole giallo” di Chimamanda Ngozi Adichie


Il romanzo racconta i mille volti dell’Africa, vissuti e descritti con minuzia di particolari dai diversi protagonisti dell’opera. Il racconto inizia con il giovane Ugwu, un ragazzo proveniente da uno dei numerosi villaggi africani, il quale inizia a lavorare come servo nella casa di uno strambo professore di matematica: qui scoprirà per la prima volta cosa significhi avere nella propria casa un lavandino con acqua corrente, che le notizie non vengono trasmesse solamente oralmente ma anche tramite l’utilizzo di apparecchi speciali (i radiogrammofoni) e capirà che il mondo è molto più vasto rispetto ai confini del suo villaggio di provenienza. Qui si incrociano numerose storie di personaggi diversi, le quali saranno però tutte sconvolte da un tragico avvenimento storico che segnerà le loro vite per sempre: siamo infatti a cavallo del 1967 quando la Repubblica del Biafra decide di proclamare la propria indipendenza dalla Nigeria, provocando una delle più terribili guerre civili mai avvenute. Ogni personaggio vivrà a proprio modo l’intera vicenda, dalla quale potrà apprendere importanti lezioni di vita e da cui sarà costretto ad ingegnarsi per sopravvivere. Ognuno dei differenti mondi sarà travolto dalle vicende costringendo a rivalutare i concetti di felicità, dolore, generosità, crudeltà, amore e gelosia.


Maria Stella Veronica Artioli Barozzi – Carretto dei libri

mercoledì 12 novembre 2014

M.S. Veronica Artioli Barozzi consiglia la lettura di “Limonov” scritto da Emmanuel Carrère



Limonov, il protagonista del romanzo non è un personaggio nato dalla mente dello scrittore, ma è una persona reale, che esiste veramente. Da teppista in Ucraina, idolo dell’underground sovietico e clochard, passando per il ruolo di domestico per un facoltoso uomo di Manhattan e scrittore di moda a Parigi, ora il protagonista ricopre il ruolo di vecchio capo carismatico di un piccolo partito di desperados nella confusionaria epoca post-comunista. Limonov si vede e descrive come un eroe, ma per molti aspetti si può considerare anche una carogna. Il romanzo è un racconto della particolare ed entusiasmate vita di Eduard Limonov, un personaggio capace di trasmettere sensazioni e sentimenti contrastanti senza mai cadere nella mediocrità. Sia ubriaco lungo i marciapiedi di New York in seguito all’ennesimo divorzio, nei particolari e grotteschi salotti parigini o arruolato nelle milizie filoserbe, Limonov vive tutte le esperienze fino in fondo senza mai rinunciare.

Scritto dallo sceneggiatore e scrittore Emmanuel Carrère, l’opera racconta l’incredibile e spericolata vita di Eduard Limonov. La biografia del protagonista offre anche la possibilità di entrare in contatto con la situazione del popolo russo nel periodo successivo alla seconda guerra mondiale.  Un libero che non ti aspetti, capace di trasportarti nella vita del protagonista, creando nel lettore sentimenti diversi e contrastanti come odio, compassione, amore e affinità. 

Maria Stella Veronica Artioli Barozzi – Carretto dei libri