venerdì 14 novembre 2014

M.S. Veronica Artioli Barozzi suggerisce la lettura di "Il Mercante di Venezia" di William Shakespeare

M.S. Veronica Artioli Barozzi - Carretto dei libri


Opera teatrale di William Shakespeare di grande attualità e potenza emotiva ambientata nella Venezia del XVI secolo, Il Mercante di Venezia, si rivolge allo spettatore con un ammonimento, pronunciato da uno dei personaggi principali:

“Io considero il mondo per quello che è: un palcoscenico dove ognuno deve recitare la sua parte.”

Bassanio si innamora, ricambiato, della bella ereditiera Porzia. Per poterla corteggiare chiede un prestito al suo migliore amico Antonio, un ricco mercante, il quale è costretto a rifiutare perché ha investito tutti suoi averi nella spedizione commerciale di tre navi. Si offre, comunque, come garante per chiedere un prestito all’usuraio ebreo Shylock, con il quale ha, tra l’altro un po’ di conti in sospeso. Shylock accetta di erogare il prestito a patto di ricevere una libbra della carne di Antonio qualora lui non riuscisse a restituire il prestito.

Ora che ha il denaro per conquistare la mano di Porzia, Bassanio si reca a Belmonte, dove abita la bella ereditiera, ma scopre che, per poterla sposare deve risolvere l’indovinello dei tre scrigni. L’uomo riesce a risolverlo, scegliendo il più modesto tra i tre scrigni che gli vengono proposti e sposa Porzia. Nel frattempo, la vita di Shylock, ebreo ortodosso, viene sconvolta dalla figlia, che fugge di casa per sposare un cristiano amico di Antonio e Bassanio, portando con sé 2000 ducati e l’anello della madre defunta. Nel frattempo, Antonio è preoccupato per le sue navi, che sono disperse in mare e gli rendono impossibile saldare il debito. Allo scadere dei tre mesi, Shylock porta Antonio davanti al Doge e alla Corte, chiedendo che si rispetti il patto della libbra di carne. Per salvare il suo amato, Porzia, come altri personaggi femminili shakespeariani, si traveste da uomo, precisamente da “avvocato Dottor Bellario” e cerca di risolvere la questione con la logica e l’astuzia. L’atto nel quale si svolge il processo è particolarmente affascinante: qui si manifesta il potere dell’ingegno umano davanti alle difficoltà, l’orgoglio, l’umiliazione, la speranza e la paura. Un crogiolo di emozioni e colpi di scena dai quali emerge tutta la potenza narrativa di Shakespeare. 

M.S. Veronica Artioli Barozzi - Carretto dei libri

Nessun commento:

Posta un commento