Lucida testimone dell’orrore dell’Olocausto, che
riesce, nonostante tutto, a non giudicare, mettendosi dunque dalla parte
dell’odio, Etty Hillesum regala un diario – romanzo ricco di spunti di
riflessione. A differenza di un’opera ad esso assimilabile, il diario di Anna
Frank, che si concentra più sulla descrziione di tempi, luoghi ed emozioni di
quei terribili momento tdi angoscia, il Diario di Etty è testimonianza
interiore, in un percorso a metà strada tra misticismo, spiritualità e
psicologia, presenza costante in tutto il libro. Dalle parole della giovane
ebrea si evince il suo sentire nei confronti della tragedia che la circonda;
non capisce il perché di tanta violenza e non è disposta ad abbassarsi al
livello dei suoi carnefici “ Se uno delle SS dovesse prendermi a calci fino
alla morte, alzerei gli occhi per guardarlo in viso e chiederei per puro
interesse nei conronti dell’umanità: mio Dio, ragazzo, che cosa mai ti è
capitato nella vita di tanto terrificante da spingerti a simili azioni?”.
Etty è un personaggio indimenticabile anche per il
suo irriducibile ottimismo e la speranza, che la abbandona solo per pochi
attimi. La ragazza cerca di vivere una vita il più normale possibile e continua
a fare progetti e a coltivare sogni e sentimenti. Nel diario racconta la sua
relazione con il chirologo Julius Spier, che rappresenta uno spiraglio di luce
che le da, spesso, la forza di combattere. Etty lascia ai suoi lettori un
commovente messaggio di speranza, ricordando che ogni cosa, nel mondo, è
collegata all’altra, e non è quindi possibile perpetrare l’odio verso un essere
che fa parte di quell’uno..
M.S. Veronica Artioli Barozzi - Carretto dei libri
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