venerdì 7 novembre 2014

MS Veronica Artioli Barozzi presenta: “Lolita” di Vladimir Vladimirovič Nabokov


Il romanzo risale al 1955 e, appena uscito, suscitò subito un grandissimo scandalo per i temi trattati al suo interno: si parla infatti di un rapporto pedofilo tra un professore di mezza età e una studentessa dodicenne (di cui il professore è patrigno) chiamata Lolita nei momenti più intimi. Per questi motivi l’opera non fu pubblicata in russo, ma venne pubblicato in inglese nella città di Parigi e tradotto solamente 10 anni dopo.
Il professor Humbert Humbert è il narratore principale del racconto: l’uomo, reduce da un tentativo di matrimonio fallito e da un esaurimento nervoso, si trasferisce in New England e affitta una piccola stanza per dedicarsi alla scrittura. La stanza è situata all’interno della casa di una vedova, Charlotte, la quale vive in compagnia della figlia dodicenne, Dolores (ma soprannominata Lola). Humbert, nonostante la differenza d’età, si infatua immediatamente della ragazza. Nel frattempo la madre si innamora del professore, il quale acconsente a sposarla con l’unico scopo di poter stare vicino alla ragazza di cui si è innamorato. Charlotte scopre le intenzioni dell’uomo e, ancora sconvolta, fugge in strada e rimane uccisa da una macchina di passaggio. L’uomo inizia così a viaggiare lungo tutti gli Stati Uniti e, per circa un anno, prosegue in questo modo, pagando la ragazza per ottenere favori sessuali e minacciandola in caso contrario.
Dopo un lungo periodo la ragazza si ammala gravemente e, nel corso del ricovero in ospedale, riesce a sfuggire dalla persecuzione dell’uomo e, dopo altre peripezie, incontra finalmente un uomo che decide di sposarla e che non è a conoscenza del suo burrascoso passato: il professore finirà in galera e in attesa del processo scrive un libro di memorie intitolato “Lolita o le confessioni di un maschio bianco vedovo”.


Maria Stella Veronica Artioli Barozzi – Carretto dei libri

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